Il 2019 è stato un grande anno per le IPO a Wall Street. Ma cosa accadrà a questi titoli nel 2020?
La situazione a Wall Street
Nel 2000, altro anno favorevole alle IPO, si registrò un risultato pari a oltre 97 miliardi di dollari raccolti. Il 2019 è destinato, stando ai primi dati, a superare questo record. Un nuovo impulso potrebbe arrivare dalle prossime matricole, WeWork e Peloton che dovrebbero sbarcare a Wall Street per la fine dell’anno. Ma, come è facile capire, una cosa è l’ottimismo di una IPO un’altra è il prosieguo dettato dalla quotazione nei mesi successivi. E in questo caso le performance sono discordanti.
Un esempio?
Di fronte al flop di UBER si posiziona il caso Beyond Meat, un vero successo, almeno all’inizio. Ma per chi punta su questi titoli non è quello che hanno fatto finora, ma quello che faranno in futuro. per questo è bene intuire da adesso chi questi guadagni li può confermare e chi, invece, rischia di inciampare su più ostacoli.
Il caso Uber
Partiamo proprio da Uber il suo prezzo IPO di $ 45 ha ceduto quasi all’istante. A peggiorare le cose anche un deludente report sugli utili nel secondo trimestre. Una zavorra che ha spinto le azioni a $ 30 alla fine del mese scorso. Totale: -29% rispetto al prezzo dell’IPO con i $ 120 miliardi di valutazione prima dell’offerta ridotti a meno della metà.
C’è poi il caso Beyond Meat. Il titolo della carne vegetale è stato il migliore tra le IPO del 2019.
Bolla o megatrend?
Anche con un pullback dai massimi di fine luglio, il titolo è aumentato di oltre il 500% dal suo prezzo IPO di $ 25. Una performance che ha spinto molti a temere la presenza di una bolla, chi invece sostiene il titolo parla di una rivoluzione adatta a quei carnivori che, per salvaguardare il proprio futuro, vogliono ridurre al minimo l’impatto ambientale virando le proprie scelte alimentari su prodotti ecofriendly.
Oltre Beyond Meat
Da qui le prospettive di crescita a lungo termine per le azioni. Chi, come Beyond Meat, ha avuto una crescita impressionante, è stato anche Chewy. Le entrate del 2018 sono state otto volte superiori a quelle registrate non più tardi di tre anni prima, oltre a $ 5 miliardi di entrate previste per quest’anno.
