La banca centrale europea si sta attivando per dar vita ai nuovi Tltro. Come investire con l’arrivo di questi nuovi protagonisti?
TLTRO: cosa sono?
Semplificando il concetto, i TLTRO (targeted longer-term refinancing operations) sono gli strumenti che la Bce metterà in campo per riuscire a stimolare la circolazione monetarie e i prestiti a privati e imprese. Ma come si organizzano? Tecnicamente, attraverso un’asta, la Bce affida prestiti della durata di 4 anni alle banche dell’Eurozona, con un tasso che può andare dallo 0% a -0,4%, soldi che le banche dovranno poi affidare a privati e imprese a loro volta con tassi estremamente agevolati.
Banche e TLTRO
Ovviamente i prestiti ricevuti sono a loro volta collegati alla quantità di finanziamenti erogati: maggiore è il numero di finanziamenti erogati, migliore sarà il tasso concesso alle banche. Quindi c’è di fatto la possibilità che gli istituti si trovino a ricevere soldi per poter prestare soldi a loro volta. La prima attuazione del progetto risale a metà del 2014 mentre poco meno di due anni dopo, marzo 2016, si è avuta la seconda.
Chi ne ha approfittato?
In questo arco di tempo le banche italiane hanno approfittato delle condizioni estremamente agevolate. Numeri alla mano ci parla di circa un terzo degli 800 miliardi di crediti messi a disposizione dalla banca centrale europea. Il che fa capire come i titoli bancari siano i primi ad essere avvantaggiati dall’intero progetto. Al secondo posto? Gli industriali, proprio perché, grazie ai finanziamenti, potranno sfruttare al meglio le risorse per nuovi investimenti e ricerca oppure per i tanto famosi buyback.
L’altro lato della medaglia
Ma le TLTRO sono misure che potrebbero andarsi ad inserire all’interno di un più ampio quadro di stimolo monetario che si rifarebbe al famoso QE. e gli stimoli monetari indicano sempre la presenza di possibili rallentamenti economici. La paura verrebbe confermata anche dall’andamento dell’oro che da giugno ha visto un aumento di oltre il 15%. A dare una spinta anche la recente inversione della curva dei tassi delle obbligazioni Usa visto come segno di una recessione in arrivo. Per questo motivo c’è chi consiglia di aumentare anche la presenza di oro in portafoglio. Stando alle previsioni di Ubp il prezzo dell’oro continuerà a salire. Prossimo target: 1.600 dollari per oncia entro dicembre.
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