Un nuovo driver di crescita potrebbe favorire un settore italiano finora sotto pressione. Il settore su cui puntare.
La presenza delle banche centrali
La guerra dei dazi ha portato a nuovi equilibri nella mappa dell’economia internazionale. Infatti a causa delle conseguenze sul commercio,, conseguenze che si stanno rivelando alquanto negative, il già temuto rallentamento economico si è accentuato. Conseguenza: le banche centrali sono tornate nuovamente in azione. O lo faranno molto presto. I primi indizi si potrebbero avere già nelle prossime ore con gli interventi dei vari governatori riuniti al meeting di Jackson Hole. Una serie di tagli ai tassi di interesse sembrano essere praticamente scontati, compresi quelli sul dollaro. A tutto vantaggio dei mercati emergenti, attualmente tornati sulla scena grazie ad una ripresa delle rispettive economie.
Il ruolo di Cina e India
Il merito va anche, se non soprattutto, ai consumatori di Cina e India, ovvero una nuova fascia sociale che rappresenta un’area il cui impatto economico è e sarà di primaria importanza. Numeri alla mano si parla di una middle class cinese che occupa un terzo della domanda dell’industria. Ovviamente in questa nuova voce devono essere messi in conto anche i consumi dei millennial e della cosiddetta Generazione Z che tra Cina e India superano abbondantemente i 900 milioni di individui. Consumi che, stando al loro gusto, puntano più che altro a rivalutare il settore del lusso.
Il settore su cui puntare
Non solo, ma come da sempre è noto i cinesi, come in realtà anche gli italiani, preferiscono acquistare casa anziché comprarla, il che porterà anche all’aumento dei consumi su tutto l’indotto. Ecco allora che proprio la generazione tra Millennial e Zeta potrà influenzare l’80% della domanda da qui al 2025. Interessante, però, scoprire anche come lo farà.
Un nuovo tipo di lusso
Si tratta, infatti, di un nuovo tipo di domanda che non guarda più l’oggetto sic et sempliciter, ma l’esperienza in sé. In altre parole: salute, benessere e viaggi. A questo si aggiunga anche un altro elemento: la guerra dei dazi ha portato problemi su entrambi i fronti, con coinvolgimento anche delle economie europee. Cosa significa questo? Che è nell’interesse di tutti risolverla quanto prima. A tutto vantaggio non solo dell’economia Usa, cinese ed europea (italiana compresa) ma anche di Trump stesso. Nel 2020, infatti, ci saranno nuove elezioni presidenziali in Usa.