Sono tempi duri per Wall Street e lo spettro di una recessione in arrivo è sempre più presente, con gli investitori che sono in fibrillazione. Stiamo assistendo da un po’ di giorni a mercati con una volatilità incredibile e i tre indici principali USA ormai alternano alti e bassi con una certa costanza. Se nella giornata di martedi le chiusure sono state positive, lo stesso non possiamo dire per quella di ieri, in cui S&P, DJ e Nasdaq sono arrivati a perdere mediamente 3 punti percentuali.
La situazione sui mercati globali
Il rosso ormai è un colore che va di moda anche sui mercati globali. I dati sul Pil di Berlino, quelli sulla produzione industriale cinese e la curva dei rendimenti americani, hanno dato il via ad una serie di crolli abbastanza evidenti. Sia in Italia che in Europa si sono registrati cali di almeno due punti percentuali, con Piazza Affari che ha chiuso a -2,53%, seguita da Parigi, Londra e Francoforte che hanno chiuso in negativo di due punti percentuali.
La view di JP Morgan
Se la maggior parte degli analisti finanziari in questi periodi consigliano molta cautela è sicuramente a causa dell’alta volatilità. E proprio per questo intraprendere strade decise è sempre più difficile, soprattutto in un’ottica di acquisto. Il Managing Director di JP Morgan Steve Tusa, sembra però molto deciso, soprattutto su un titolo in particolare: General Electric (GE). L’analista, a dirla tutta, è short su questo titolo dal 2013.
General Electric: un titolo da vendere a Wall Street
Le motivazioni di Tusa sono abbastanza comprensibili, in quanto il titolo non è assolutamente quel gigante dalla mega capitalizzazione di mercato che era un tempo. Diamo uno sguardo al grafico dal suo esordio a Wall Street per capire meglio.
È chiaro ed evidente come lo scenario non sia propriamente ottimistico.
Le motivazioni di JP Morgan
Tra i fattori che spingono Tusa ad essere convintamente short sul General Electric, c’è in primis il fatto che dopo l’annuncio dei guadagni del secondo trimestre, leggermente positivi rispetto alle attese, il titolo è comunque crollato, sintomo questo di una profonda instabilità dei fondamentali dell’azienda. Inoltre dopo l’arrivo del nuovo CEO, che avrebbe dovuto risollevare le sorti dell’azienda, il titolo ha perso più del 24%. E questo indubbiamente fa cadere molte ipotesi di un possibile piano di ristrutturazione aziendale che possa far ritornare la compagnia ai fasti di una volta.
Grafico su base annuale
Il grafico qui sotto mostra l’andamento del titolo General Electric nell’ultimo anno. In sintesi potremmo affermare che da quando è risalito rispetto ai minimi di dicembre scorso, non si è più mosso in modo deciso, rimanendo in un range di prezzo tra i 9 e i 10 dollari per azione. E anche se su 20 analisti più della metà hanno rating “buy” o “hold”, probabilmente le motivazioni di JP Morgan sono valide per considerare GE un titolo da vendere a Wall Street.