Ftse Mib scende: ora è il momento di comprare

Ftse Mib

 A differenza di quanto si possa credere, le crisi di governo per il mercato italiano sono una manna. Il Ftse Mib a Piazza Affari oggi scende, ma è proprio questo il momento di comprare

Crisi come opportunità di acquisto sul Ftse Mib

Forse non tutti sanno che statisticamente, i due mesi che hanno seguito i momenti di crisi, sono stati caratterizzati da un rialzo interessante sul mercato italiano. Da Letta (28 aprile 2013) a Renzi (22 febbraio 2014) passando per Gentiloni (12 dicembre 2016), i mesi immediatamente successivi hanno registrato sul Ftse Mib un aumento a due cifre. Per questo motivo, nonostante lo spread a 230 e Piazza Affari che in apertura già perde quasi il 2%, è necessario comprare. Anche perché, secondo alcuni, sebbene il momento attuale sia caotico, le elezioni vere e proprie, potrebbero non essere così vicine. Attualmente le prospettive maggiori parlano di possibili finestre a fine ottobre con la Lega, e una possibile alleanza di centro destra, in vantaggio.

Le previsioni degli analisti sulla politica

Ma per il futuro di Piazza Affari e della politica italiana tutto dipenderà, come ha ribadito il premier Giuseppe Conte, da altri protagonisti politici. Secondo le previsioni di Keefe Bruyette & Woods, infatti, invece di ottobre è più facile un ritorno alle urne verso la primavera del 2020. Una decisione che potrebbe derivare da fattori tecnici oltre che politici. Il motivo? L’annosa legge di bilancio. Se non proprio complessa (deve riuscire a conciliare posizioni antitetiche e il tutto dovrebbe rientrare all’interno del quadro di richieste dell’Unione) è sicuramente difficile. Non solo tecnicamente ma anche politicamente. In questo preciso momento, al di là dei proclami, nessuno degli esponenti politici ha contenuti adatti per crearla. E ancora meno, in vista della campagna elettorale, nessuno vuole metterci la faccia con il rischio di perdere un enorme e preziosissimo bacino di voti.

Lo scacchiere politico

Eppure si tratta di una riforma che entro il 20 ottobre dovrà essere messa nero su bianco ed attraversare le numerose forche caudine del parlamento, compreso quello europeo. Meglio, perciò, che ad operare siano dei tecnici che avrebbero il vantaggio di risolvere l’annosa questione e, in ultima analisi, non dover rendere conto a nessun elettore. Al di là delle previsioni degli analisti, però, lo stesso discorso può valere per il movimento 5 Stelle. Di Maio, infatti, ha chiesto che venisse approvata la legge per il taglio di oltre 360 parlamentari, legge che, in chiave di campagna elettorale, potrebbe avere un forte peso sugli elettori ma che, per interessi incrociati, potrebbe trovare più di un ostacolo.

Cosa comprare sul Ftse Mib?

Partendo dal presupposto che, come detto, i mesi successivi alle crisi sono visti al rialzo, allora si potrebbe azzardare con le banche. Attualmente sotto stress per via di uno spread a 230, la strategia migliore potrebbe essere quella di puntare su chi, come Unicredit  e Intesa Sanpaolo, può reggere il colpo oppure chi, come Mediobanca, non risente troppo del peso dei Btp, spina nel fianco del settore bancario. Attenti invece a chi, in questa fase, sta attraversando un periodo di assestamento interno e di trasformazione (Bpm e Mps i più noti). Non dimenticare che le banche italiane, infatti, stanno lavorando sul taglio di Npl e costi inutili.

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