S&P 500: quali azioni scegliere a Wall Street?

S&P 500

Chi opera sui mercati americani conosce benissimo l’indice S&P 500. Creato da Standard & Poor’s nel 1957, raccoglie in sé le 500 aziende a maggiore capitalizzazione degli Stati Uniti. Insieme al Nasdaq e al Dow Jones è considerato l’indice più importante a Wall Street.

Le performance dell’S&P 500

Con tutto quello che sta accadendo in USA, come il recente taglio dei tassi della Fed, la trade war con la Cina ed altre contingenze di mercato, l’indice quest’anno ha mostrato una forza davvero notevole. Il 26 Luglio scorso ha segnato il suo massimo annuale, arrivando a quota 3028, dopo un ritracciamento in area 2740 di inizio giugno.

Le opportunità che può offrire l’indice

Abbiamo già detto che l’S&P 500 è formato dalle 500 aziende a maggiore capitalizzazione. Al primo posto in questo elenco troviamo il gigante Microsoft (MSFT), con una capitalizzazione di mercato superiore al trilione di dollari, calcolata moltiplicando il valore di ogni singola azione per la quantità disponibile in circolazione. Una cosa che però non tutti sanno è che l’indice tecnicamente è formato da 505 titoli e non 500, poiché alcuni hanno più di una classe di azioni e quindi valgono almeno per due. È il caso, ad esempio, di Berkshire Hathaway dell’oracolo di Omaha, Warren Buffet.

Il consiglio di Warren Buffet

Sono passati più di 5 anni da quando Warren, in una lettera agli azionisti, consigliò di investire il 90% in fondi indicizzati su S&P 500 a basso costo. Questa strategia è molto interessante, poiché gli Index Funds, di cui abbiamo parlato in questo articolo, sono strumenti solidi e su cui puntare in ottica long term.

Gli ETF replica su cui puntare

Per chi volesse tenersi lontano dalla volatilità generata dalle azioni di tipo standard dell’S&P 500, abbiamo la possibilità di analizzare un paio di Index Funds basati su quest’indice. Il primo della lista, per rispetto a Buffet, è proprio la sua Berkshire Hathaway (BRK.B). Questo ETF ha mostrato nel tempo segni di gran forza, con una crescita annuale media del 20%, partendo dal 1965. Una percentuale che, se paragonata all’indice a cui si riferisce, è davvero molto alta. Il secondo della lista porta un nome storico nel settore, ovvero Vanguard Index Funds S&P 500 ETF (VOO). Nome storico perché Vanguard Group è stato praticamente il primo gruppo a creare questa tipologia di strumento nel lontano 1976. Da un punto di vista strettamente dell’investimento e per ammissione della stessa Vanguard, questo Index Fund con assets pari a 115 miliardi di dollari, è da considerare come base profittevole soprattutto nel lungo periodo.