Nel concerto suonato dall’economia di Trump e Powell il dato odierno sul PIL USA potrà avere una valenza importante.
E oggi più che mai non tanto sotto il profilo strettamente intrinseco economico quanto per l’impatto sulle Borse.
Partiamo dalla attese.
PIL USA: attese calmierate
Intanto vi è da dire che già si parte con attese degli analisti molto calmierate: il dato trimestrale è atteso a +1.8% che è poco più della metà del precedente +3.1%.
Ma soprattutto ci riporterebbe sotto la soglia del 2%, cosa che non si vedeva dal maggio 2017!
Quindi possiamo dire che già un dato in linea con le attese non sarà comunque granché brillante specie rispetto alle recenti abitudini.
Le Borse USA cosa vogliono?
Chiariamo: alle Borse USA da tempo i dati macroeconomici in sé interessano relativamente.
Agli operatori di mercato interessa soltanto che la FED passi dalla parole ai fatti.
Ovvero tagli i tassi di interesse in modo da generare un nuovo flusso di liquidità a buon mercato di riversare sui listini.
Perché questo accada occorre che la FED sia convinta che è arrivato il momento giusto.
Fin qua evidentemente non è stato così.
Come abbiamo rivisto ieri, ad ogni giornata di dati macro un po’ così…ne segue sempre un’ altra che mostra rilevazioni economiche brillanti.
Quale dato meglio di un PIL USA deludente potrà convincere la FED a passare all’azione?
FED e Borse in buona sintonia con una delusione minima
Ma quindi cosa dovrebbe capitare al PIL USA per smuovere la FED e nel contempo non deprimere troppo le Borse.
E’ chiaro che con attese già così basse rispetto al precedente +3.1% non si dovrà esagerare con la delusione.
Vale a dire che già un +1.7% (max+1.6%) rispetto al +1.8% del consensus potrebbe bastare per dare il là al primo taglio dei tassi della FED.
E nel contempo fare felici le Borse.
Se si dovesse andare sotto l’1.6% l’aspettativa di tagli non più da 0.25% tornerebbe a vedere gli analisti felici solo con un taglio da mezzo punto.
Viceversa le Borse potrebbero prenderla davvero male.
Insomma sarà un gioco, un rebus di equilibri cui poi solo la decisione concreta di Jerome Powell potrà dare una concreta soluzione.
PIL USA e se sale?
In mezzo a tanta attesa, dalla Casa Bianca alle sale operative in borsa, che il PIL possa smuovere la FED con un piccolo cedimento esiste anche la possibilità che invece il PIL USA salga…
Che le Borse possano crollare su un dato positivo per la delusione di sapere una FED nuovamente in stand-by lo escluderei.
Che però nel breve di 24/36 possano invece prenderla male non mi stupirebbe più di tanto…