Petrolio: rivoluzione in arrivo? I titoli da comprare

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Gli esperti del settore avvisano che all’inizio del 2020 ci sarà una vera e propria rivoluzione nel settore del petrolio. Ecco di cosa si tratta e quali sono i titoli da comprare.

Petrolio: occhio al 2020

Il 1 ° gennaio 2020, l’Organizzazione marittima internazionale (IMO) imporrà nuove norme sulle emissioni. Si tratta di misure il cui ultimo fine è quello di ridurre significativamente l’inquinamento prodotto dalle navi. Cosa comporteranno queste nuove norme? Con ogni probabilità ci potrebbe essere un eccesso di offerta combustibile ad alto tenore di zolfo: numeri alla mano si parla di 3 milioni di barili che ogni giorno vengono consumati dalle navi che attraversano gli oceani. In media il contenuto di zolfo dei combustibili marini si aggira su una percentuale del 2,7% ma esistono anche tipologia che ne hanno il 3,5%. I nuovi parametri potrebbero chiedere di abbassare questo livello allo 0,5%. Una decisione che andrebbe a tutto vantaggio di quei prodotti che soddisferanno i nuovi standard IMO. Data di partenza del progetto: 1 ° gennaio 2020.

Cosa cambia nella filiera

Un cambio di marcia che avrà impatti su tutta la filiera produttrice: dalle aziende che estraggono il petrolio greggio, fino a chi lo commercia e lo distribuisce. Non solo, ma ad essere coinvolti saranno anche i proprietari di navi, i raffinatori e, da un punto di vista strettamente finanziario, anche gli investitori azionari. Infatti quello che non tutti sanno è che il petrolio non è tutto uguale.

Quello del Venezuela, ad esempio, è particolarmente denso e pesante e per essere immesso sul mercato, ovvero usato come combustibile, deve subire diversi trattamenti, non ultimo quello di essere “tagliato” con altro greggio più leggero. Inoltre il cambio di combustibile inevitabilmente porterà ad un terremoto tra i paesi produttori ed esportatori. Il motivo? I produttori di petrolio del Medio Oriente, Arabia Saudita in primis, commerciano un greggio con un alto contenuto di zolfo.

E il petrolio è la loro fonte primaria di entrate, nonostante i tentativi, da parte di Rihad, di spezzare la dipendenza da un’unica fonte di approvvigionamento.

I titoli da comprare

I primi ad avvantaggiarsi delle nuove disposizioni saranno i raffinatori. Per un motivo molto semplice: aumenterà la domanda di petrolio leggero. Nella zona del Mediterraneo, i raffinatori del calibro di Eni e Saras, oltre alle spagnole Cepsa e Repsol si sono già adattate alle nuove normative. Ma guardando al di là dell’oceano, i veri vincitori sono i produttori del bacino del Permiano. I loro prodotti, infatti, hanno un basso tenore di zolfo e sono più leggeri. Ma se si guarda alle big a stelle e strisce, un nome su tutti è quello di Exxon Mobil (XOM).

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