Nikkei 225 e Shanghai festeggiano…dati negativi

nikkei 225

Il gran bel rialzo di oggi degli indici Nikkei 225 e Shanghai conferma che anche in Asia siamo entrati in pieno nell’ “era della dominazione monetaria”©.

Un periodo storico, che potrebbe durare ancora molto a lungo, che è caratterizzato da una netta prevalenza delle politiche monetarie e dei loro influssi rispetto ai dati dell’economia reale.

Dati macroeconomici che vengono considerati sì, ma spesso anche quando in negativo, forieri di ottimismo sulle Borse.

Ciò proprio perché preludono allargamenti della base monetaria da parte delle Banche centrali.

D’altronde coi rendimenti delle migliori obbligazioni, specie governative, sotto o poco sopra lo zero, mancano anche le alternative all’investimento azionario.

Almeno a livello di solidità.

E infatti le Borse impazzano e come avevamo previsto hanno subito dato fuoco alle polveri aprendo un Luglio appunto di fuoco:

Nikkei 225 : +2.13%

Shanghai : +2.88%

Ed anche le Borse europee hanno aperto il mese di ottimo umore!

Ma vediamo cosa hanno saltato a pie’ pari le Borse asiatiche…

Tabella principali dati macroeconomici asiatici di giornata

01:50   JPY Indice Tankan CAPEX delle grandi imprese (2° trim.) 7,4% 8,9% 1,2%
01:50   JPY Indice Tankan CAPEX delle piccole imprese (2° trim.) -9,3% -10,5% -14,9%
01:50   JPY Previsioni Tankan sulle grandi imprese (2° trim.) 7 6 8
01:50   JPY Indice Tankan dei grandi produttori manifatturieri (2° trim.) 7 9 12
01:50   JPY Indice Tankan delle grandi aziende non manifatturiere (2° trim.) 23 20 21
03:45   CNY Indice Manifatturiero PMI – Caixin (Giu) 49,4 50,0 50,2

 Come possiamo constatare i dati giapponesi sono in chiaroscuro.

Alcuni hanno fatto meglio delle attese.

Come l’ indice Tankan CAPEX delle piccole imprese…ma parliamo comunque di un dato col segno meno davanti: -9.3% versus -10.5%.

Poi è vero che l’ Indice Tankan delle grandi aziende non manifatturiere ha fatto meglio del consensus con 23 versus 21 e 20 del periodo precedente ma è anche vero che per il Giappone è più fondamentale il manifatturiero.

E qui il piatto piange con l’ Indice Tankan dei grandi produttori manifatturieri a 7 versus 9 atteso e addirittura 10 del dato scorso.

Insomma le Borse nipponiche salgono per la propria specifica impostazione rialzista di giugno e per la fiducia che il Governo di Tokio possa inventarsi qualche altra forma di sostegno.

Non certo per il brillio dell’economia…

Come da decenni accade.

Frenata cinese

Ancora più evidente la scorrelazione tra Borsa di Shanghai e il dato odierno dell’Indice Manifatturiero PMI – Caixin (Giu) pubblicato a 49,4 sotto l’atteso 50 e al precedente 50.2.

Non è chiaro quanto possa già avere impattato la guerra dei dazi in corso con gli Stati Uniti.

Risulta però evidente come non vi sia ancora un effetto visibile della mega manovra espansiva varata mesi fa da Pechino ad imitazione dei metodi USA.

Servirà ancora tempo evidentemente, ma, attenzione, una Cina che dovesse confermare dati potenzialmente recessivi finirebbe per condizionare negativamente tutta l’economia mondiale.

A prescindere da quella che è la lettura immediata delle Borse…

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