Telecom: grandi opportunità in arrivo?

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Era normale che Telecom  TIM scontasse per anni la perdita di ruolo dominante ancora di più la desuetudine degli italiani alle linee di rete fissa della vecchia Telecom.

Ora però vari fattori possono ridare tono e vigore alla azienda “italiana” e consentirle di riconquistare quote di mercato.

La debolezza dei competitor

L’ultimo caso è quello di Vodafone che ha visto molti suoi utenti contattati tramite WhatsApp da sedicenti operatori Vodafone che promettono sconti importanti se si cambia tariffa.

L’azienda inglese si è dichiarata vittima e ci mancherebbe nessuno lo mette in  dubbio.

Ma affidare la tutela e l’informazione dei clienti a un Tweet è sembrata mossa alquanto dilettantesca.

Disponendo di tutti i numeri non era il caso, per esempio, di inviare un sms ufficiale?

O invece questo operatore era in qualche modo collegato all’azienda?

Il dubbio resta visto che telefonate del genere proprio dalle centrali ufficiali o da agenzie collegate se ne ricevono a iosa.

Tutto questo per dire che se questi sono i meccanismi di Customer service della concorrenza ebbene allora i vecchi numeri di TIM a confronto sono all’avanguardia.

Per quanto fastidioso sia parlare con operatori metallici al dunque, prima o poi, qualcuno di razza umanati risponde in real.

Sembra poco ma assistere al meglio la clientela è un vantaggio competitivo che Telecom pian piano sta mandando a memoria e gettando le basi per un importante recupero di quote di mercato.

Concorrenza a macchia di leopardo nella telefonia

Tante altre aziende operano nella telefonia in Italia e nuove ne sorgono di sovente.

Ma senza fare nomi il tratto comune è che a differenza di TIM non riescono a coprire integralmente il territorio italiano.

E nell’era della telefonia mobile questo non è certo un vantaggio competitivo.

Non che TIM sia perfetta da questo punto di vista ma certamente ha mantenuto un discreto vantaggio.

Sbarcare in Italia senza investire un “tollino” è molto comodo ma nel tempo potrebbe funzionare da boomerang.

L’accordo con ENEL/Open Fiber

Tanto più che i mercati e tanto meno gli utenti hanno ancora bene prezzato l’accordo ormai definito con Enel o Open Fiber che dir si voglia.

E’ di ieri infatti la notizia che Enel (+0,2 % in Borsa) ha confermato di aver sottoscritto con Cassa Depositi e Prestiti e TIM e un pre-accordo.

Un’ intesa finalizzata a determinare una possibile integrazione in rete unica delle reti in fibra ottica di TIM e appunto Open Fiber.

Il tutto potrà avvenire  anche attraverso operazioni societarie.

In pratica l’operazione si potrebbe sviluppare in due passaggi: dapprima l’’acquisto da parte di TIM (+1,5% in Borsa) del 50% di Open Fiber da Cassa depositi e prestiti.

Successivamente, si ipotizza un ulteriore  accordo del gestore della telefonia con Enel sulla parte restante del capitale.

Le operazioni di cross-selling sulla clientela e le opportunità tariffarie molto vantaggiose sono solo immaginabili ma dal potenziale esplosivo.

Se tutto sarà fatto con i giusti criteri…quando la Borsa se ne accorgerà…

Approfondimento

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