Tante le stelle polari utili per creare un portafoglio adatto a vivere di rendita. Ma quali sono i titoli per costruire un portafoglio di dividendi per l’estate?
Strategie per costruire un portafoglio di dividendi per l’estate
Il mantra della diversificazione in ogni ramo non sarà mai raccomandato abbastanza per capire quali titoli e azioni sono utili per costruire un portafoglio dividendi per l’estate. Diversificare non solo nella suddivisione in percentuali del portafoglio, ma anche nella scelta degli strumenti finanziari su cui puntare Oltre che dei vari asset e della loro provenienza anche geografica. Il tutto per non parlare delle scadenze dei titoli. Una mano potrebbero darla i grandi della finanza, magari pensando a qualche massima di un Buffett o di un Lynch. Questi ultimi, infatti, vere e proprie leggende dei mercati, erano soliti puntare sulle aziende “necessarie” ai consumatori e per di più con piani industriali chiari. Se poi, per far contento Buffett, ci fossero anche dei dividendi, allora il gioco è fatto.
Titoli per costruire un portafoglio di dividendi
Tradotto in titoli, un esempio può essere Verizon Communications (VZ). L’arrivo della tecnologia wireless 5G continuerà a guidare i titoli Verizon verso un futuro interessante. Il tutto mentre il suo dividend yield al 4,2% arà una buona ancora di salvezza in caso di momenti difficili. Anche perché il settore delle telecomunicazioni ricopre un ruolo primario per il futuro. Ecco allora che Verizon Communications potrebbe essere interessante. Sicuramente la concorrenza è forte e doversi difendere costa molto. Soprattutto in termini economici. Ma Verizon ha comunque un vantaggio. Se per alcuni l’acquisizione di Yahoo (e la sua fusione con AOL) è stata azzardata, la concorrenza, adesso, non sta messa molto meglio. Infatti la rivale AT&T si trova ora impantanata in una strategia industriale forse troppo ambiziosa.
E per l’Italia?
Volendo restare in un settore come quello della telecomunicazione, il nome da monitorare per il futuro è quello di Tim. Infatti secondo Equita Sim l’ex monopolista di stato può evitare un aumento di capitale in questo momento così delicato. Come? Nel caso Tim voglia rilevare la totalità della rete di Open Fiber come parrebbe, Enel, nell’intento di una monetizzazione, potrebbe venderne la metà a un azionista terzo. Oppure la società telefonica potrebbe rivedere il suo portafoglio di partecipate tagliando alcuni asset. Ad ogni modo per Equita Sim il rating è buy (lo stesso di Kepler Cheuvreux), con target price a 0,60 euro, mentre Mediobanca preferisce un outperform (t.p 0,76 euro).
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