La BOE (Banca d’Inghilterra) potrebbe riservare sorprese?
In questa settimana che ci accompagnerà alle scadenze tecniche difficilmente avremo sorprese da FED e BCE sul fronte dei tassi, viceversa potrebbe pensarci la BOE ad accendere i mercati e le Borse.
Già nel ‘ultima fase di rialzi dei tassi di interesse la Bank of England precedette la FED alzando il tasso di sconto per prima.
Ora cosa potrebbe spingere gli inglesi ad aprire per primi il valzer dei tagli ai saggi di interesse?
La BREXIT ancora incompiuta
La caotica fase attraversata dalla Gran Bretagna a causa della difficoltà nel trovare un accordo con l’UE per regolamentare la BREXIT è evidentemente causa
di tensione per le autorità centrali britanniche.
Il rischio incombente di una hard BREXIT rende complicato immaginare che, nel caso, non vi saranno conseguenze per l’economia d’Oltremanica.
Theresa May si è dimessa e, al di là delle ingerenze di Donald Trump, pare proprio che tra si suoi successori prevalga l’ala più dura dei conservatori.
Quella appunto pronta ad uscire dall’UE senza accordo.
Dati macroeconomici in calo
In questi due anni post referendum i dati macroeconomici britannici sono stati per lo più brillanti.
A cominciare da un disoccupazione più bassa rispetto a quasi tutti i paesi che hanno aderito all’euro.
Dati brillanti, alla faccia dei presunti economisti che avevano ipotizzato un immediato crollo economico post BREXIT per il regno Unito.
Nelle ultime settimane però qualcosa si è inceppato e diversi numeri dell’economia britannica hanno segnato il passo.
Dati inferiori al consensus e spesso in calo significativo rispetto alla rilevazione precedente.
Questa è la motivazione principale per cui, a mio parere la BOE potrebbe muoversi.
Gli inglesi sono pragmatici, non fanno molti ragionamenti consorziali, guardano a sé stessi.
Ciò a prescindere da quanto quello che fanno o decidono al proprio interno possa provocare fuori dai loro confini.
Se la loro economia chiama le autorità preposte rispondono.
Il fatto che possa essere interpretato come un segnale di debolezza sarà facilmente confutato dall’entità del taglio.
Eventuale “cut” che mi attendo 0.15/0.25% e che pertanto lascerà ancora ampi spazi di manovra alla BOE.
Spazi di manovra sconosciuti alla BCE.
L’effetto sulle Borse
Nel caso la BOE tagli davvero i tassi di interesse è lecito attendersi una reazione brillante delle Borse.
Normalmente i numeri che giungono da Londra non sono grandi market movers in Europa.
Ma questa volta è diverso.
La febbrile attesa degli operatori a che inizi la fase di taglio dei tassi di interesse farà sì che la prima mossa in tal senso venga premiata da un’ onda significativa di acquisti.
Nel caso invece a Londra tutto restasse immoto difficilmente le Borse troveranno lo slancio per uscire, a breve, da questa fase di lateralità.
Almeno fino al prossimo meeting di una delle banche centrali più in vista…