Di primo acchito gli indici economici americani di giornata paiono fornire un quadro cedente della situazione.
Poi però analizzandoli uno ad uno con pazienza si scopre che in realtà dati buoni e meno buoni si stanno compensando vicendevolmente.
E questa particolare dinamica si ripete,nel corso di un anno, parecchie volte.
Ma vediamo i numeri.
Tabella principali indici economici USA di giornata
Indice ISM dell’occupazione manifatturiera (Mag) | 53,7 | 52,5 | 52,4 | ||||
Indice ISM dei nuovi ordini manifatturieri (Mag) | 52,7 | 51,7 | |||||
Indice ISM dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero (Mag) | 52,1 | 53,0 | 52,8 | ||||
Indice ISM prezzi del settore manifatturiero (Mag) | 53,2 | 52,0 | 50,0 |
Come detto il primo impatto, con l’Indice ISM dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero sceso a 51.1 vs 53 atteso e 52.8 del mese scorso, non è stato buono.
Anche perché il correlato 52.7 dei nuovi ordini appare senza consensus atteso.
Ma poi ci si accorge che il mese scorso lo stesso dato era a 51.7 e quindi ci segnala nuova forza.
Così come potevano infastidire gli aumenti dell’ Indice ISM dei prezzi del settore manifatturiero ma, anche in questo caso, se tale trend non si trasferirà all’inflazione stiamo parlando di
vitalità economica più che positiva.
Per poi coronare l’ottimismo col dato dell’ Indice ISM dell’occupazione manifatturiera che risale a 53,7 vs 52.5 previsto e 52.4 del precedente.
Insomma anche a livello occupazionale il settore manifatturiero USA brilla.
indici economici e FED immota
In un simile contesto di dati ed indici macroeconomici positivi è molto difficile anche solo pensare che la FED voglia mettervi mano rischiando di pesare troppo qualche singolo dato sotto
le attese.
Gli indici di Borsa è vero non stanno brillando e maggio si è chiuso, nel rispetto della tradizione, sui minimi ma nulla di drammatico è accaduto.
Certo se lo scivolone delle Borse dovesse proseguire allora le strilla di Trump avrebbero un supporto importante.
Visto quanto è importante il tesoretto che gli americani spendono mensilmente grazie ai gain azionari.
Ma se ancora una volta i mercati troveranno la forza di risalire o anche solo stabilizzarsi anche a giugno la FED resterà immota.