Dopo i massimi storici verso i minimi annuali?

Poste Italiane

Dopo i massimi storici verso i minimi annuali? E’ questa la domanda che ci si pone guardando l’andamento di Poste Italiane nell’ultimo periodo. Il titolo, infatti, ha segnato il massimo storico il 2 maggio a quota 9,58€ prima di iniziare il ritracciamento in corso. Prima di andare a vedere nel dettaglio le implicazioni e l’entità del ribasso in corso, ricordiamo che già in un precedente articolo (Un titolo da evitare per i cassettisti: Poste Italiane) avevamo parlato di Poste Italiane come un titolo da evitare per i cassettisti a causa delle deboli attese per la crescita futura.

Il giudizio degli analisti

Mean consensus OUTPERFORM
Number of Analysts 11
Average target price 9,33 €
Last Close Price 8,90 €
Spread / Highest target 21%
Spread / Average Target 4,8%
Spread / Lowest Target -21%

I punti di forza

  • L’azienda restituisce margini elevati, sostenendo così la redditività del business.
  • Storicamente, l’azienda sta rilasciando cifre superiori alle aspettative.
  • Gli interessanti multipli di utile della società sono messi in evidenza da un rapporto P/E a 10,73 per l’anno in corso.
  • Questa società sarà di grande interesse per gli investitori alla ricerca di un dividendo azionario elevato.
  • Negli ultimi dodici mesi la previsione EPS è stata rivista al rialzo.
  • Negli ultimi dodici mesi, gli analisti hanno rivisto gradualmente al rialzo la loro previsione EPS per il prossimo esercizio finanziario.

I punti di debolezza

  • Come stimato dagli analisti, questo gruppo è tra le aziende con le prospettive di crescita più basse.
  • La società si trova in una situazione finanziaria difficile, con un significativo indebitamento e livelli di EBITDA piuttosto bassi.
  • Il rapporto “enterprise value to sales” è tra i più alti al mondo.
  • Negli ultimi dodici mesi le prospettive di vendita del gruppo sono state ridotte. Questo cambiamento nelle previsioni evidenzia un calo dell’attività e analisi pessimistiche dell’azienda.
  • Negli ultimi dodici mesi le aspettative di vendita sono state significativamente ridimensionate, il che significa che per l’esercizio in corso sono attesi volumi di vendita meno importanti rispetto al periodo precedente.

Dopo i massimi storici verso i minimi annuali: analisi grafica e previsionale sul titolo Poste

Poste Italiane (PST) ha chiuso la seduta del 28 maggio a quota 8,828€ in ribasso dello 0,79% rispetto alla seduta precedente.

Sul titolo, time frame settimanale, è in corso una proiezione rialzista che sta cedendo il passo a un’inversione ribassista. Come si vede dal grafico, infatti, sono ormai tre settimane che le quotazioni chiudono sotto il livello in area 9,0497€. Non solo, tutti i tentativi di ripartire al rialzo sono frenati da questo livello. Ci sono, quindi, tutte le condizioni affinché le quotazioni tornino in area 7,5€, molto vicina ai minimi annuali. La rottura di questo livello in chiusura di settimana, poi, farebbe precipitare le quotazioni di Poste Italiane verso il II° obiettivo di prezzo in area 5,4€, valori che il titolo non vede dal 2017.

Poste Italiane: proiezione rialzista in corso sul time frame settimanale. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

Poste Italiane: proiezione rialzista in corso sul time frame settimanale. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.