Titoli, azioni e settori da evitare adesso

Su cosa conviene investire nei prossimi mesi?

Il mercato italiano è in calo. Quali sono i titoli, le azioni e i settori da evitare adesso?

Titoli, azioni e settori da evitare adesso

FTSE MIB in calo a -0.44% e in questo spicca, tra i titoli, Stmicroelectronics con un -1.78% oltra a Fiat Chrysler Automobiles a -0.77%. Una serie di pressioni stanno agitando il mercato. Da Pechino si parla di una insofferenza verso l’intransigenza di Washington nella chiusura verso la Cina. Da qui la paura di una possibile, ed ora concreta, escalation, che danneggia specifici mercati e settori. Il primo è quello dell’auto come FCA testimonia. Ma se si parla di auto il mercato di riferimento è quello tedesco con l’industria e l’export particolarmente vocati sul ramo. A peggiorare la situazione lo stacco della cedola da parte di un big come Bmw. La controprova arriva da un Dax che a Francoforte porta un -0,8%.

Piazza Affari in negativo

Ma a Piazza Affari la cartina di tornasole è proprio quel -1,77% su STM che alle 11 si riprendeva leggermente verso un -1,65%. Stmicroelectronics, infatti, deve scontare anche la decisione del presidente Usa di bloccare l’uso delle tecnologie “di nemici stranieri” da parte delle amministrazioni statunitensi. Di ieri la firma del decreto che, sebbene nel testo non menzioni nessun nome specifico, fa pensare immediatamente a Huawei e ZTE. o Huawei. Ma tornando nuovamente a Piazza Affari, tra i titoli in sofferenza, c’è anche Fca. Anche nel suo caso la problematica è duplice. Oltre alla questione internazionale (tensioni Usa-Cina) si guarda anche alle difficoltà che, allargando la visuale, potrebbero avere le esportazioni di auto in una possibile guerra commerciale con l’Ue o il Giappone.

Chi vince con le tensioni sui mercati?

Infatti l’arma dei dazi è stata una minaccia che Trump ha usato anche contro l’Unione e persino contro lo storico alleato nipponico. Ma per Fiat Chrysler Automobiles c’è anche una terza zavorra e cioè i dati delle vendite in Europa risultati negativi.  Tradotto in cifre si parla di un -3% di aprile rispetto a marzo. Andando oltre si deve sottolineare anche il settore bancario in perenne lotta con lo spread che aleggia ormai da troppo tempo su area 280 punti. Risultato: comparto bancario debole. Chi ci guadagna in tutto questo? Come prevedibile sono le utility, Enel per prima, aiutata anche dalla conferma della guidance 2019.