Quando i mercati vanno in crisi, spesso si punta su titoli e azioni specifiche, in grado di reggere alla tempesta. Ma quali sono i titoli azionari da comprare se i mercati crollano?
Titoli azionari da comprare in caso di crisi finanziaria
Chiunque guarda ai mercati, e i particolare all’azionario, sa perfettamente che, statisticamente, l’azionario è il settore che tende sempre a salire. Ma solo sul lungo periodo. Cosa significa questo? Che chiunque voglia puntare sulla tranquillità deve scegliere due strade: i famosi beni rifugio (che però possono anche non essere proficui) oppure la strategia del cassettista.
I beni rifugio
Come detto, sui mercati spesso, in caso di crisi economica, si guarda al cosiddetto bene rifugio. Ma in alcuni casi, come ad esempio per i Bund tedeschi a breve scadenza, si rischi addirittura di doverci rimettere con un rendimento che, sebbene in misura decimale, è stato anche negativo. Non solo, ma anche alcuni investimenti cosiddetti alternativi, potrebbero essere alquanto dispendiosi in caso di crisi. Un esempio? I diamanti.
Un mercato illiquido e la necessità di adeguate misure di sicurezza sono solo alcuni degli elementi che rendono quello in diamanti un investimento di nicchia.
La strategia del cassettista
Resta, come accennato, la cosiddetta strategia del cassettista. In cosa consiste? Come detto, il mercato, sul lungo periodo, tende a salire. Il che permette di adottare un approccio di lungo periodo tanto caro ad alcuni investitori come Warren Buffett. Non per niente è stato lui, tra le sue massime, a consigliare di comprare un’azione come se il mercato debba chiudere il giorno dopo e riaprire dopo 5 o anche 10 anni.
Una conferma, seppur indiretta, arriva anche da Goldman Sachs che vede un mercato in crescita modesta per tutta l’economia globale. Da qui il suggerimento di puntare ad azioni caratterizzate da un profilo di crescita solido anche in caso di contrazione dei mercati. Perciò in caso di espansione lenta e difficoltosa, proprio come quella prevista per i prossimi 50 anni da Goldman Sachs, meglio puntare su nomi come Amazon, Tesla e Alphabet. Ma anche PayPal e, per l’Italia, Buzzi Unicem, Terna, Snam Rete gas.
C’è poi la questione dei dividendi
Chi guarda al lungo periodo preferisce un’entrata stabile a prescindere dall’andamento dei mercati. Sebbene la cedola non sia mai sicura al 100% (come nell’ultima crisi mondiale e in quella del petrolio si è potuto vedere) resta il fatto che è una buona strategia. Sempre considerando la sostenibilità del dividendo stesso. E chi opera su Piazza Affari può contare su un maggio particolarmente generoso in questo caso. Tra le aziende tricolore con il dividend yield più alto ci sono Azimut e Intesa Sanpaolo mentre, per chi preferisce il settore energetico, impossibile non pensare ad Eni.