Nel giorno dei dividendi quali sono i titoli,azioni e storie più interessanti a Piazza Affari?
Trimestre da record
Prima di tutto il motivo più interessante che potrebbe riguardare Piazza Affari è l’evolversi del rally che ha caratterizzato questa prima parte dell’anno. Numeri alla mano si guarda a un +15,95% che, da solo, è riuscito a cancellare quasi tutto il -16,5% dell’intero 2018 (-11,5% solo nell’ultimo quarto).
Una corsa che ha permesso al Ftse Mib di essere il miglior listino del Vecchio Continente nei primi tre mesi dell’anno.
Titoli, azioni e storie più interessanti a Piazza Affari. Il fattore dividendi
Altro fattore di primaria importanza potrà essere il fattore dividendi. Infatti, come detto all’inizio, oggi è giornata di dividendi. Ed anche particolarmente generosi.
Primo fra tutti quello della galassia Agnelli con Fca in primo piano.
Ma a staccare cedola sono anche Ferrari e Cnh. Nel primo caso, Fca, per l’appunto, si guarda con ottimismo al dividendo extra, arrivato dopo la cessione di Magneti Marelli.
Il market driver più importante per Piazza Affari
Considerando che una colonna portante del mercato italiano sono gli energetici, impossibile non guardare al petrolio. In particolare a quanto sta avvenendo in campo internazionale. Infatti il presidente Usa Donald Trump ha deciso di non rinnovare le esenzioni concesse a suo tempo ad otto Paesi, tra cui l’Italia, per le importazioni di petrolio iraniano.
Cosa significa questo?
Che le oscillazioni delle quotazioni del greggio, in questi giorni ai massimi dell’anno, potrebbero aumentare nei prossimi mesi. Da qui l’attenzione per i titoli energetici ma anche per gli industriali, ovviamente coinvolti in quanto consumatori privilegiati della materia prima. Senza contare le singole storie societarie.
Le storie societarie
Un esempio può essere la cronaca finanziaria odierna. Mondadori France potrebbe essere ceduta già entro l’estate, con azioni Mondadori che potrebbero essere scambiate a 5,5 volte il multiplo enterprise value/ebitda sulla base di una tra le migliori redditività del settore, secondo Mediobanca.
Interessante anche guardare a Pirelli. Sempre da Mediobanca l’utile netto del primo trimestre potrebbe arrivare a 97 milioni di euro con un impatto positivo di 90 milioni sull’ebitda grazie all’Ifrs16. In aumento anche l’indebitamento netto che potrebbe toccare i 3,4 miliardi contro i 3 miliardi previsti dal consenso.
Il rating di S&P
Ma nell’immediato c’è anche un altro market driver di primaria importanza: la revisione del rating di S&P prevista per il 26 aprile.
In quest’occasione, infatti, l’agenzia potrebbe confermare quanto deciso lo scorso ottobre. Ovvero un rating BBB / A-2 con outlook negativo. In quell’occasione, però, si trattò di un peggioramento. Infatti se ci fu la conferma del rating, S&P decise per un taglio dell’outlook che da stabile fu portato, appunto, a negativo. Un’eventuale, seconda bocciatura, però, metterebbe la solvibilità del Paese a livello Junk.