Ascoltare il proprio corpo e prestare attenzione ai segnali che talvolta ci invia è fondamentale per la prevenzione e la cura di tanti disturbi. Allo stesso tempo è fondamentale sottoporsi ad esami e controlli ordinari per tenere sotto controllo i valori del sangue. Livelli alti di colesterolo e glicemia se non curati potrebbero diventare fattori scatenanti di malattie cardiovascolari. Allo stesso modo, livelli piuttosto bassi di glicemia possono comportare gravi conseguenze sulla salute. In questo caso si parla di ipoglicemia, ovvero quando la glicemia è inferiore ai 70 mg/dl. Può essere classificata in tre gradi, live, moderato e grave.
Quando è lieve il paziente riesce a gestire in autonomia i sintomi che possono essere sudorazione, tremore o palpitazioni. Quando il grado è moderato ai suddetti sintomi si aggiungono uno stato di confusione e debolezza e sono ancora gestibili. Invece nel caso di ipoglicemia di grado elevato, lo stato di coscienza del paziente è talmente alterato da richiedere l’aiuto di altre persone. Sono soggetti ad episodi di ipoglicemia soprattutto i pazienti diabetici che seguono una terapia farmacologica. In questi casi basterà tenere cinque regole per tenere a bada la glicemia.
5 sintomi che a 50 come a 30 anni possono rivelare livelli troppo bassi di zuccheri nel sangue
Anche chi non ha problemi di diabete, se pur raramente, potrebbe avere episodi di ipoglicemia. Ad esempio, causata da un pasto abbondante a base di carboidrati. In tale ipotesi si parla di ipoglicemia reattiva. Altre possibili cause potrebbero essere malnutrizione o digiuno, gravi malattie che interessano i reni, il fegato o la ghiandola tiroidea. Nella maggior parte dei casi questa condizione si può curare soprattutto quando si è in grado di riconoscere i sintomi.
5 sintomi che a 50 anni o a qualsiasi età possono rilevare livelli troppo basi di zuccheri potrebbero essere:
- stanchezza;
- sudorazione profonda;
- tremori;
- perdita di coscienza;
- visione offuscata.
La regola del 15
Quando si è in grado di riconoscere i sintomi è possibile intervenire. In tali casi si applica la cosiddetta regola del 15. Ovvero dovrebbero assumersi 15 gr di carboidrati, ad esempio glucosio sciolto in acqua, 125 ml di una bibita zuccherata o un succo di frutta. Dopo 15 minuti, bisognerebbe misurare nuovamente la glicemia e ripetere il trattamento assumendo altri 15 gr di carboidrati. Finché la glicemia non arrivi a 100 mg/dl. Poiché l’effetto può essere solo temporaneo, la glicemia dovrà misurarsi ogni 15 minuti. Ovvero fino a riscontrare almeno 2 valori normali in assenza di ulteriori trattamenti tra le 2 misurazioni.
In una fase iniziale dovranno evitarsi cibi grassi come il cioccolato o il latte perché lo zucchero contenuto è a rilascio lento. Successivamente, si consiglia un carboidrato complesso che rilascia lentamente il contenuto di zuccheri.
Qualora si verificassero diversi episodi di ipoglicemia in una sola settimana dovrà contattarsi il medico. Potrebbe ed esempio rendersi necessario cambiare la cura o fare accertamenti soprattutto qualora non si soffra di diabete.
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