5 regole per investire in sicurezza ai tempi del coronavirus

Ora andremo a illustrare 5 regole per investire in sicurezza ai tempi del coronavirus.

Le crisi sono un dato marchio di fabbrica dei mercati finanziari. Negli ultimi 30 anni ne abbiamo avute parecchie. La recessione dei primi anni ’90; la crisi finanziaria asiatica del 1997; il collasso del fondo speculativo Ltcm; la crisi finanziaria globale del 2008-2009; la crisi del debito sovrano europeo del 2011-2012. Come investitori, cosa possiamo imparare da questo recente e meno recente passato per affrontare la pandemia di coronavirus? Un sacco di cose, verrebbe da dire.

La situazione attuale è diversa, sotto certi aspetti, da queste crisi. Prima di tutto, perché non è una crisi endogena, cioè interna al sistema economico-finanziario mondiale, ma esogena, cioè esterna. In secondo luogo, i governi devono evitare un tracollo economico, ma devono anche tutelare, al contempo, il sistema sanitario. In terza istanza, la crisi è stata molto acuta. Il crollo dai massimi storici dei mercati è stato dannatamente rapido e brutale. Infine, il coronavirus ha provocato un enorme, ma non ancora quantificabile con certezza, doppio shock dal lato della domanda e dell’offerta. Per la domanda, carenza di manodopera e forniture mediche. Per l’offerta, un eccesso di petrolio. Da queste problematiche e dagli esempi passati, però, si possono desumere 5 regole per investire (più) in sicurezza ai tempi del Coronavirus.

5 regole per investire in sicurezza ai tempi del Coronavirus

  • Essere (molto) pazienti. Non fate scelte avventate. Non vendete solo perché hanno venduto tutti (siete già in ritardo). Volete riesaminare il portafoglio? Bene, anzi benissimo. Fate una chiamata al vostro consulente d’investimento via Skype o Zoom, e discutete con lui come approfittare del crollo già avvenuto per liberarvi di eventuali pesi morti ed accrescere le posizioni più di valore. E lui vi aiuterà a rimanere concentrati.
  • Evitate di fare previsioni. Lo diciamo con chiarezza: non ne siete capaci. Ma non solo voi. Nessuno, nessuno sa farlo. Neanche il vostro consulente d’investimento. Nessuno ha capacità precognitive, e chi vi dice il contrario vi sta vendendo fumo o, peggio, sta cercando di truffarvi. Volete preoccuparvi? Non fatelo. Oppure fatelo, ma sappiate che vi sarà d’aiuto come masticare un chewing-gum per risolvere un’equazione algebrica (citazione da The Big Kahuna, bellissimo film).
  • Restate investiti. “Chi non risica, non rosica” dice un famoso proverbio. Ovverosia “chi non rischia, non ottiene nulla”. Il rischio è parte del mercato, ed è insito nel concetto stesso di investimento. In ogni mercato orso si è capito quando c’è stato il punto di inversione e si è tornati verso il naturale movimento dei mercati, cioè verso l’alto, solo dopo un po’ di tempo. Ancora una volta, provare ad azzeccare il momento della svolta è semplicemente sbagliato. Come ricorda un vecchio detto di Borsa, “la campana non suona mai per indicare il minimo di mercato.”

E ancora

  • Cercate la qualità, sempre. Questo punto è addirittura autoesplicativo. Preferite investire in asset di qualità o no? Comprate titoli azionari di valore o scarsi? Preferite aziende che abbiano vantaggi competitivi o che facciano fatica a battere la concorrenza? O preferite settori innovativi o con ampi margini oppure settori con concorrenza agguerrita e margini risicati? Preferite azioni che distribuiscono dividendi o quelle che non lo fanno? Le risposte sono ovvie, vero? Ed allora, se sono ovvie, comportatevi in maniera ovvia. Le azioni di qualità offrono un importante potenziale di rialzo, quelle che non lo sono, chiaramente no.
  • Fate attenzione ai “fallen angel” ed ai “falling knives”. Nel primo caso sono presenti sia in campo azionario che obbligazionario. Sono società piuttosto grandi e/o con rating elevato, che sono diventate delle small cap o dei titoli “spazzatura”, perdendo valore. Nel secondo caso, si tratta di aziende che stanno cadendo di valore, ed il rischio sta nel volerle comprare perché “…tanto poi risaliranno, se sono di valore.” Purtroppo non è sempre così, e ci vogliono analisi approfondite per scansare questi pericoli. Ancora una volta, il vostro consulente finanziario vi verrà in soccorso. Dopotutto, lo pagate per questo, no?

Bisogna comportarsi tatticamente in questo mercato, ma è anche importante avere una strategia. Una buona, solida strategia. È iniziato un nuovo ciclo, ci saranno nuove tendenze e nuove leadership di mercato. E dovete essere pronti a coglierle. Niente di meglio che farlo accompagnati da un professionista dell’investimento.