5 domande per approcciarsi ai mercati oggi. Di cosa avete paura, in questo momento? Cosa vi impedisce di investire? Quali sono gli ostacoli che trovate, se avete disponibilità monetaria per farlo? Sembrano domande sciocche, ma non lo sono. Ma non sono la domanda giusta. O, per meglio dire, non inquadrano la questione nel modo più corretto. Quando si verifica una massiccia dislocazione come quella che stiamo vedendo attraverso il COVID-19, è tutta una questione di gestione del rischio. Questo è il punto chiave. E per gestire bene il rischio bisogna fare bene tre cose.
Prima di tutto, in primo luogo, chiedersi cosa possiamo imparare dalla storia.
Bisogna valutare la situazione imposta dal COVID-19 rispetto alla storia passata. Quanto è (stata) diversa o simile alla Grande Crisi Finanziaria, al crash dell’87, al crollo del NASDAQ nel 2000? Quali erano le somiglianze? Chiaramente tutte queste crisi hanno generato un significativo stress di bilancio e una maggiore volatilità. Ed anche troppi esperti, troppe informazioni e dati, e non molte conferme dei fatti. La differenza questa volta è che pensiamo che i management delle aziende siano molto più preparati, perché la GCF è stata solo 12 anni fa.
Il grande problema è che il mondo non ha però mai visto il 60% di tutte le società quotate in Borsa vedere i propri ricavi diminuire di almeno il 50%. E se torniamo all’inizio di marzo, le aziende non sapevano se tutto questo sarebbe durato una settimana, un mese o anche un anno. Anche dove siamo oggi, potrebbe comunque durare molto più del previsto.
Quindi: cosa possiamo imparare dalla storia per gestire meglio il rischio adesso?
La seconda cosa da chiedersi è come sia posizionata ogni azienda e il portafoglio nel suo complesso per un peggioramento del virus. E le conseguenti implicazioni negative per il PIL globale, quali sarebbero? Per aiutarci ad accertarlo, noi consulenti abbiamo creato indicatori di rischio specifici in merito al COVID-19 per ogni azione. Questo per valutare realmente quanto sia esposta al COVID-19 ogni azienda. E, di conseguenza, come possano essere esposti i nostri clienti. E questo ci ha dato una base molto importante da inizio a metà marzo per lavorare.
Ma la terza, e probabilmente la più importante, è che abbiamo valutato ogni singola azienda nei portafogli che abbiamo consigliato nel passato.Questo ci ha portato alle 5 domande necessarie per approcciarsi ai mercati oggi.
5 domande per approcciarsi ai mercati oggi
- Quanto è esposta l’azienda al COVID-19?
- Quanto può sopravvivere un’azienda in uno scenario di isolamento?
- Quali cambiamenti del suo settore sono previsti in seguito al COVID-19?
- Quali sono i potenziali effetti a catena dell’intervento governativo o dell’aumento di capitale?
- Cosa c’è nel prezzo, in questo momento?
L’ultima domanda, in pratica, è un sunto delle altre. In termini pratici dobbiamo chiederci se l’attuale prezzo di quel titolo azionario valuti correttamente o meno il valore dell’azienda. Rispondere a queste 5 domande ci consente di comprendere bene i rischi presenti sul mercato. Come consulenti d’investimento, questo è il nostro lavoro. Solo così potremo fornire a voi, i clienti, i migliori prodotti in rapporto al vostro profilo di rischio/rendimento, cioè quanto siete pronti a rischiare per guadagnare.
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