5 album da ascoltare su YouTube mentre si studia o si lavora senza perdere la concentrazione

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Non tutti hanno bisogno del silenzio assoluto per concentrarsi. C’è chi preferisce mettersi al lavoro con un po’ di musica in sottofondo.

Una ricerca portata avanti da alcuni studenti della Standford University – pubblicata nel 2014 su “Neuron” – mostra la relazione tra musica e attenzione. In verità, lo studio dimostrerebbe che ascoltare musica durante un’attività che richiede attenzione è piuttosto deleterio. Al contempo, altri studi affermano che la risposta neuronale alla musica varia di molto da persona a persona.

Per chi non riesce proprio a rinunciare alla musica nemmeno quando è richiesta grande attenzione, è comunque bene scegliere i pezzi più concilianti.

Ecco di seguito 5 album da ascoltare su YouTube mentre si studia o si lavora, senza perdere la concentrazione.

5 album da ascoltare su YouTube mentre si studia o si lavora, senza perdere la concentrazione

Per gli appassionati di musica indie, partiamo con “Carrie & Lowell”, album dell’americano Sufjan Stevens pubblicato nel 2015. Le sonorità delicate e malinconiche di Stevens (conosciuto al grande pubblico dopo la colonna sonora di Call Me by Name) sono perfette per lasciarsi cullare.

Rimanendo con un piede nell’indie e muovendo l’altro nell’alternative rock, arriviamo ai Sigur Ròs. Il gruppo islandese pubblica nel 2012 “Valtari”, fortunato album dalle atmosfere distese e sognanti, impreziosito dalla collaborazione con il quartetto d’archi “Amiina”. In più, i videoclip realizzati per le canzoni sono veri e propri cortometraggi che – trovato il tempo – vale la pena guardare.

Chi, invece, non vuole fare a meno di un po’ di ritmo può scegliere “Cleopatra” dei The Lumineers. Uscito nel 2016, l’album è tenuto insieme da una grande coerenza interna, che ci fa scivolare facilmente da una traccia all’altra. Il tutto condito dai soliti accenti folk del gruppo newyorkese.

Meno parole, più musica

Se qualcuno si distrae facilmente nel tentare di seguire i testi, può optare per qualcosa che prediliga il suono.

È il caso di Another Green World, del poliedrico produttore britannico Brian Eno. L’album, pubblicato nel 1975 e rimasterizzato in digitale nel 2004, è una commistione di brani rock (con testi molto brevi) e pezzi più ambient.

Per una virata più netta sul classico, possiamo affidarci a Max Richter, autore, tra le altre cose, delle soundtrack di molti film di successo. Con l’album del 2012 “Vivaldi – The Four Seasons”, Richter rivisita in chiave minimale l’opera dello storico compositore italiano.

Insomma, il silenzio di uffici e biblioteche non fa per voi? Mettete le cuffie, c’è musica per tutte le orecchie.