4 regine schizzano in alto sulla Borsa di Milano e una di queste è in rampa di lancio

Ftse Mib Future

La BCE ieri ha messo in ginocchio le Borse europee. Le dichiarazioni della presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, hanno scatenato un’ondata di vendite sui mercati azionari e obbligazionari. Adesso gli operatori sono sempre più convinti che entro la fine dell’anno la BCE possa aumentare i tassi di interesse almeno una volta. Questa ipotesi creerà della turbolenza nei prossimi giorni sulle Borse europee, sul mercato azionario ma anche su quello obbligazionario.

Le dichiarazioni di Christine Lagarde hanno avuto un impatto negativo anche sulla Borsa di Milano. Prima della decisione della BCE, l’indice Ftse Mib era poco sotto la pari, ma nel pomeriggio i prezzi sono caduti in verticale. Le ricadute sono state più pesanti sul mercato obbligazionario. Ieri gli operatori hanno venduto a piene mani i titoli di Stato italiani. I prezzi del BTP decennale con scadenza marzo 2032 hanno perso quasi il 2%. Lo spread, il differenziale tra titoli di Stato tedeschi e italiani, è schizzato in alto del 6% a 145 punti. Per fare un confronto, lo spread tra titoli di Stato spagnoli e tedeschi è a 80 punti base.

4 regine schizzano in alto sulla Borsa di Milano e una di queste è in rampa di lancio

Tuttavia ieri il calo della nostra Borsa è stato inferiore a quello delle altre principali Piazze azionarie. Se alla fine della seduta l’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha perso l’1%, l’indice Euro Stoxx 50 ha perso il 2%. Questo conferma che in questo momento gli operatori finanziari privilegiano il nostro mercato azionario.

Ieri sul paniere dei titoli italiani a più larga capitalizzazione solo sei azioni hanno chiuso in rialzo. Tra queste i primi quattro titoli per performance sono bancari. Gli investitori si sono scatenati nell’acquisto di Unicredit, Banco BPM, BPER Banca, Intesa Sanpaolo.

Queste 4 regine schizzano in alto ma una sembra destinata a correre più delle altre.

Unicredit ha chiuso in rialzo del 2,3% ma il titolo da qualche seduta ha messo il turbo. Alle due settimane di ribassi nella parte centrale di gennaio, sono seguite le ultime due settimane di rialzo. Il titolo ieri ha superato i 15 euro e si è portato a livelli che non toccava da 4 anni. Adesso l’azione ha tra 15 euro e 15,5 euro un’area di forte resistenza. Sei prezzi riuscissero a superare questo livello salirebbero fino a 18 euro. Al ribasso sarebbe negativo un ritorno sotto 13,7 euro, che riporterebbe i prezzi a 12,5 euro.

Il calo dell’indice Ftse Mib ieri ha avuto un aspetto positivo, quello di chiudere il gap di prezzo aperto nella seduta di mercoledì. Ieri i prezzi si sono fermati appena sopra i 27.000 punti. Oggi una discesa delle quotazioni sotto 26.900 punti, farà scendere i prezzi in area 26.500 punti. Al rialzo il Ftse Mib se supererà quota 27.400 punti riprenderà il trend rialzista e si preparerà all’appuntamento con record annuale nella prossima settimana.

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