Nonostante provino a portacelo via, il tiramisù è un dolce italiano. Con buona pace di tutti quei vicini di casa che battono altre bandiere e che vorrebbero rivendicarne la paternità. Molti lo mangiano, quasi tutti lo adorano, ma pochi sanno che il tiramisù è nato in Veneto. È nato, non sarebbe, perché la certezza è di casa, andando a esaminare le carte e la storia di questo dessert così ammaliante. Nel 1970 è stato certificato all’Accademia Italiana della Cucina. Ma le sue origini risalgono addirittura al ‘700 e sempre nella splendida Marca Trevigiana. Nessun dubbio, quindi che il tiramisù non abbia mai abbandonato il suolo tricolore, di cui è fiero portabandiera tra i dolci più apprezzati all’estero. Ma, dopo aver rivisto la sua storia, dedichiamoci ora alla sua ricetta. Non originale, ma in versione leggera e forse anche più digeribile. 300 anni di storia gloriosa per il tiramisù di cui i nostri bambini vanno matti, ma che andrebbe assunto moderatamente se utilizziamo gli ingredienti classici.
La versione leggera di un dolce extra saporito
Il tiramisù presenta quasi 400 calorie su 100 grammi di prodotto. Considerando che una fetta solitamente pesa dai 150 ai 180 grammi, è facile fare i conti. Quindi, dopo aver immagazzinato quasi 800 calorie solo col tiramisù, la Maratona di New York ci aspetta pronti e sprintosi. Vediamo allora questa versione più leggera, che permette di risparmiare qualche caloria:
- 210 grammi di ricotta light;
- caffè di 1 moka;
- biscotti senza zucchero;
- mezzo bicchiere di latte di riso;
- cacao amaro;
- un paio di cucchiai di zucchero di canna grezzo da coltivazione biologica.
300 anni di storia gloriosa per il tiramisù buonissimo ma calorico tranne in questa ricetta ultralight e comunque saporitissima
Con tutti gli ingredienti più leggeri possibili, ecco come procedere:
- prendiamo una terrina e versiamo al suo interno la ricotta, lavorandola con la forchetta;
- mettiamo sul fuoco il latte di riso in un pentolino, aggiungendo lo zucchero, fino al suo scioglimento completo;
- aggiungiamo quindi la ricotta, mescolando con una frusta fino a ottenere una crema vellutata ma senza grumi;
- dopo aver preparato il caffè, versiamo in un’altra ciotola e aspettiamo che si raffreddi;
- inseriamo i biscotti e disponiamoli direttamente sul fondo di una coppetta per dessert, con la copertura della crema;
- continuiamo con gli strati fino a terminare i nostri ingredienti, non dimenticandoci però la tradizionale e immancabile spolverata finale di cacao amaro.
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