3 strategie per lavorare meno e guadagnare di più senza il rischio di lasciare troppo presto agli eredi i soldi del conto corrente

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Qual è il numero esatto di ore di lavoro che consentono di massimizzare i guadagni e godere della vita? Già, perché la vita non è solo lavoro. Anzi, superato un certo numero di ore di lavoro, sono a rischio non solo il rendimento e la qualità della vita, ma l’esistenza stessa.

A dirlo è uno studio scientifico condotto e pubblicato da ILO e WHO, di cui illustriamo le principali conclusioni. Quindi vedremo 3 strategie per lavorare meno e guadagnare di più senza il rischio di lasciare troppo presto agli eredi i soldi del conto corrente.

Cosa si rischia a lavorare troppe ore secondo lo studio

Il citato studio (qui il link) ha messo in evidenza la presenza di una relazione diretta tra malattie cardiache e over-working. Per la precisione, questo rischio si rivela concreto a partire dalle 55 ore in su di lavoro in una settimana, circa 9 ore e 10 minuti per sei giorni su sette.

Gli studiosi affermano che nel 2016 una simile settimana di lavoro ha causato il decesso di 745mila persone colpite da ictus e cardiopatia ischemica. Per la precisione, 398mila sono morte per ictus (il 53,4% del totale) e 347mila per cardiopatia ischemica.

Insomma, di troppo lavoro a volte si può anche morire. L’identikit del lavoratore più a rischio vede gli uomini più esposti rispetto alle donne, di mezza età o anziani. Infine, il pericolo maggiore lo corrono i lavoratori del Sud-Est asiatico e della regione Occidentale del Pacifico.

Sveliamo 3 strategie per lavorare meno e guadagnare di più senza il rischio di lasciare troppo presto agli eredi i soldi del conto corrente

I ricercatori mettono in guardia dall’attuale modello economico che ha in buona parte archiviato i vecchi schemi lavorativi per renderli molto più flessibili.

Si pensi alla gig economy (tipo i rider e le loro consegne a domicilio), il lavoro su chiamata e anche lo stesso smart working. Quest’ultimo, infatti, laddove non correttamente confinato, potrebbe creare notevole stress (sindrome da burnout), fino a determinare problemi di salute (psico-fisica). Ciò perché la componente lavorativa invade e travalica le ore della vita personale, fino a quasi a sostituirla.

Presentiamo allora tre possibili soluzioni

Ora, fermo restando da un lato le dinamiche dei nuovi paradigmi lavorativi, e dall’altro, l’esigenza di un reddito, come quadrare il cerchio? Non esistono risposte secche ed univoche per tutti, ma di sicuro si possono tentare tre soluzioni.

Il primo suggerimento è quello di operare, se possibile, nei settori a forte domanda di lavoro. Un settore economico che tira, infatti, sarà teoricamente disposto a pagare mediamente di più la sua forza lavoro.

In secondo luogo, ogni lavoratore dovrebbe puntare ad accrescere la propria produttività. Ossia a come generare più valore aggiunto nelle ore che egli dedica al lavoro. Qui al link spieghiamo bene di cosa si tratta e come fare per accrescere tale dimensione professionale. Questo lavoro con se stessi aiuterebbe a comprendere che basterebbero 35-40 ore settimanali spese bene per equilibrare lavoro e vita privata.

Infine, nella vita sarebbe anche bello e saggio far lavorare i risparmi al posto nostro. Probabilmente non si morirà milionari, ma di certo ci si toglieranno molti altri sfizi a parità di tempo e lavoro. In quest’articolo illustriamo bene come partire da zero sul c/c e ritrovarsi una fortuna nel tempo.

Dunque, ecco svelate 3 strategie per lavorare meno e guadagnare di più senza il rischio di lasciare troppo presto agli eredi i soldi del conto corrente.