Ci sono 3 obbligazioni con cedole super fino al 9,6% da Ford Motor. Cosa fare?
In periodi come questi di tassi compressi non mancano tra le obbligazioni titoli che offrono cedole interessanti. In genere sono titoli di Stato di economie piccole e un poco fragili. Oppure sono obbligazioni emesse da grandi aziende che hanno necessità di finanziarsi sul mercato. O per investimenti o per allungare il debito pregresso. Una di queste è la casa automobilistica Ford Motor che ha emesso 3 obbligazioni con cedole super fino al 9,6%.
3 obbligazioni con cedole super fino al 9% da Ford Motor
Ford Motor ha appena emesso 3 obbligazioni per un controvalore totale di 8 miliardi di dollari totali.La prima emissione, del valore di 3,5 miliardi, scade il 22 aprile 2023 e garantisce una cedola annua dell’8,5%. Una seconda emissione da 1 miliardo, quella con i tassi più alti, vede l’offerta di bond con scadenza il 22 aprile 2030 e offre una cedola del 9,625%. La differenza di rendimento con la prima è data dalla durata del titolo, di 7 anni più lunga rispetto al primo. Infine Ford ha emesso sul mercato anche una terza obbligazione con scadenza il 22 aprile 2025 e con cedola del 9%.
Opportunità e rischi dei due bond
Con tassi di rendimento dei titoli di Stato attorno all’1% per quelle scadenze, se Ford offre questi tassi c’è un motivo. E il motivo è che il rating della società a marzo da parte di Standard&Poor’s e Moody’s, è stato ridotto a junk, spazzatura. Questo taglio di giudizio sulla affidabilità dei titoli, e quindi dell’emittente, ha obbligato Ford ad emettere obbligazioni con un tasso elevato. Perché il mercato prezza il rischio dei bond Ford maggiore di quello di altri con rating più alti. Il mercato ha necessità di un premio maggiore per il rischio. Il che non significa che Ford non rimborsi le obbligazioni, ma il pericolo è diventato maggiore rispetto allo scorso anno. Sempre secondo le agenzie di rating Standard&Poor’s e Moody’s.
Il momento più difficile nella storia di Ford
La casa automobilistica americana sta attraversano uno dei momenti più difficile della sua storia. Nel primo trimestre dell’anno ha annunciato una perdita netta di 2 miliardi di dollari, con un fatturato di 34 miliardi di dollari. Per dare dei termini di paragone, gli analisti stimava una perdita di 287 milioni e un fatturato di 35,4 miliardi.
E la situazione non è destinata a migliorare. Il secondo e il terzo trimestre dell’anno saranno i peggiori degli ultimi decenni per le case automobilistiche mondiali a causa delle pandemia.