Il Superbonus 110% ci ha ispirato molti rinnovamenti in casa e uno dei più frequenti è quello della cucina. Molte persone che decidono di cambiare l’arredamento della cucina, scelgono con attenzione i fornelli, il frigo e i forni. Ma non si curano abbastanza della location che si usa di più prima, dopo e anche mentre si sta cucinando, il lavello. Ecco 3 errori che costano cari se acquistiamo il lavello cucina senza riflettere bene.
Non solo acqua e sapone
Lavare piatti e pentole non è piacevole, ma anche in una cucina di piccole dimensioni non bisogna sottovalutare il ruolo del lavello.
È una funzione spesso sottovalutata, ma a torto. Intorno al lavello si concentrano gli scarichi, gli allacciamenti idraulici. E anche la presa della lavastoviglie, se ne abbiamo acquistata una. Ecco una mini guida all’acquisto ragionato con l’aiuto degli Esperti di Casa di ProiezionidiBorsa.
3 errori che costano cari se acquistiamo il lavello cucina senza riflettere
I lavelli cucina più diffusi sono in acciaio e materiali tecnici. Cominciamo ad acquistarli considerando le proporzioni giuste rispetto al piano di lavoro che ci occorre per cucinare.
Se non è possibile inserire un lavello a due vasche, assicuriamoci una vasca da 50-60 cm con accessori come griglie traforate e scolapiatti.
Attenzione al primo errore: meglio non scegliere vasche troppo profonde, altrimenti nello sportello sotto al lavandino non ci sarà spazio per i contenitori della raccolta differenziata.
Se dietro il lavello non c’è uno schienale in melaminico, in acciaio o in plexiglas, dobbiamo occuparcene noi. Compriamo un pezzo di plastica in uno store per bricolage e proteggiamo il nostro muro. Ora scegliamo un rubinetto in acciaio con doccetta estraibile e finitura satinata.
Occhio alla mini lavastoviglie
Un altro errore molto comune è quello di non distanziare abbastanza il lavello dal piano cottura. Servono almeno 60 centimetri. Non solo per regalarci un utilizzo confortevole, ma anche per evitare gli incidenti domestici.
E veniamo al terzo errore molto comune tra i neoproprietari di casa. Collocare la lavastoviglie lontano dalla base lavello.
In questo modo ci ritroviamo con dei vani poco utilizzabili perché devono essere attraversati, sul retro, dal tubo di scarico e carico dell’acqua.
Altri scelgono una lavastoviglie molto piccola che entra sotto al lavandino. Per poi scoprire che proprio per le sue dimensioni lava pochissimi coperti e che bisogna stare sempre lì a sfregare pentole e teglie.