2000 miliardi di aiuto dall’Eurogruppo, ma per ora sulla carta.  Borse deboli. E oggi cosa accadrà?

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Nulla di fatto ieri nel vertice dei capi di Stato e di Governo d’Europa. Tutti d’accordo sull’aumentare le misure di sostegno all’economia. Fino a 2000 miliardi di aiuto dall’Eurogruppo, ma per ora sulla carta. Nessun passo concreto. Intanto, mentre a Bruxelles non si prendono decisioni, l’economia traballa e i mercati finanziari si indeboliscono.

2000 miliardi di aiuto dall’Eurogruppo, ma per ora sulla carta.

Ieri sera Wall Street ha terminato debole. Tutti e tre gli indici hanno chiuso in prossimità della zero, dopo una partenza che aveva fatto sperare in una giornata dal tenore positivo. Ci aveva anche sperato Piazza Affari. La Borsa di Milano fino alle 15,30 si era mossa incerta poco sopra lo zero ma all’apertura della Borsa USA era schizzata in alto. Per altro non seguita dalle altre Piazze europee. E questo era un chiaro segnale che la fuga in avanti sarebbe durata poco ed era senza convinzione.

La giornata di oggi si preannuncia difficile. Ai mercati non è piaciuto l’esito del vertice del Consiglio europeo di ieri. Probabilmente è stato uno dei motivi, oltre ai dati economici interni, che ha spinto la Borsa americana ad una seduta incolore. L’Europa è un partner economico fondamentale per gli USA. Se l’economia del Vecchio Continente non si tira fuori dal baratro in cui sta cadendo, sono problemi anche per il resto del mondo.

Cosa attendersi oggi dai mercati

Le prime avvisaglie che oggi non sarà una seduta spumeggiante arrivano dalle Borse asiatiche e del Pacifico, tutte in negativo. L’indice giapponese Nikkei 225 (NI225) ha terminato la giornata in calo dello 0,8%, ma le Borse cinesi hanno chiuso con cali superiori al punto percentuale.  Con Wall Street che nella notte ha chiuso debole e con le Borse asiatiche in calo, difficilmente in Europa si vedranno oggi forti rialzi. Tenuto conto anche del fatto che essendo venerdì, l’ultima seduta della settimana, la giornata non favorisce gli acquisti.

Ed infatti ad un’ora dalla apertura dei mercati il future sull’indice tedesco Dax cede dello 0,5%, lo stesso calo che registra il future sull’indice USA S&P500.

Rialza la testa anche l’oro, in progresso dello 0,5% a 1752 dollari l’oncia.  Non è segnale di tranquillità