2 trend di consumo che gli investitori non possono ignorare

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2 trend di consumo che gli investitori non possono ignorare. Quali sono? Il Covid-19 sta avendo un profondo effetto sulla vita delle persone e sui loro mezzi di sussistenza in tutto il mondo. Questa emergenza sanitaria pubblica globale ha avuto un forte impatto in molti settori, in modo diverso da qualsiasi crisi finanziaria, umanitaria o naturale dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. I governi, le aziende e i singoli individui stanno tutti attuando risposte senza precedenti. Alcuni dei cambiamenti comportamentali a cui stiamo assistendo possono essere transitori, senza dubbio

. Ma altri saranno probabilmente più duraturi, soprattutto laddove accelerano le tendenze strutturali esistenti. I più attenti tra di voi avranno già capito che stiamo per parlare appunto di quest’ultimo trend. E sono due tra tutti, infatti, i settori che più hanno ricevuto impulso dalle chiusure forzate delle attività, e dal rimanere obbligatoriamente chiusi in casa.

L’impatto sui ricavi del coronavirus tra le diverse aziende sarà molto diverso settore per settore, anche tra aziende apparentemente simili. Riteniamo che una rigorosa analisi fondamentale e approcci quantitativi debbano rafforzare la valutazione da parte degli investitori dell’influenza della pandemia. Questa influenza, ovviamente, si riverbererà sulle finanze aziendali su diversi orizzonti temporali. Evidenziamo la rilevanza di tutto ciò per gli investitori concentrandoci sulle tendenze all’interno di due settori di consumo globali, il cibo e l’intrattenimento. Due trend che gli investitori non possono ignorare.

2 trend di consumo che gli investitori non possono ignorare

La chiusura dei ristoranti e dei bar ha comportato un cambiamento enorme nelle abitudini delle persone, per la quasi totalità costrette e rimanere a casa. Non si sono più consumati pasti sul posto di lavoro o vicino ad esso, ma solo a casa. Questo ha comportato un crollo totale delle prenotazioni dei ristoranti. Ma anche degli hotel, perché contestualmente si è smesso di viaggiare, causa chiusura delle frontiere. Hanno subito questo impatto tutte le catene della ristorazione ed alberghiere, ma anche quelle che servono le mense aziendali e scolastiche (Compass, Sodexho).

I principali beneficiari di questo cambiamento sono stati i dettaglianti di generi alimentari e le aziende della loro catena di approvvigionamento. Ma anche, a seconda delle misure di blocco in vigore, le aziende di distribuzione di generi alimentari basate su app. Molte analisi a livello globale dicono che con le riaperture le cose tenderanno a tornare alla normalità, ma molto gradatamente.

Non ci sarà la folla per prendere caffè o mangiare un panino per chi tornerà al lavoro negli uffici. E ci saranno invariabilmente file, dovute alle distanze da rispettare, ed agli spazi ridotti, e non tutti le vorranno fare. Il cibo portato da casa prevarrà per mesi, se non fino a quando verrà trovato un vaccino. Quindi, il trend di consumare più cibo, e più calorie, a casa, o portandosi il cibo da casa, prevarrà ancora per un po’. Ma, soprattutto, sembra proprio che sia un cambiamento destinato a durare.

I titoli da monitorare sono quindi quelle della grande e piccola distribuzione alimentare e quelli tech coinvolti nelle app di distribuzione cibo.

Come con il passaggio al consumo di cibo a casa, anche le attività ricreative si sono spostate verso il tempo libero da passare obbligatoriamente a casa. Tutti i luoghi tradizionali per la socializzazione, tra cui cinema, parchi a tema e casinò sono ancora chiusi in molti paesi. In questo contesto, è aumentato esponenzialmente il consumo di videogiochi, social media ed intrattenimento “at home”. Le visualizzazioni TV sono aumentate del 40%; l’utilizzo dei videogiochi (online e offline) al 60% a livello globale. Chi ha vinto finora, nel settore? Hanno vinto i servizi come Netflix (NSDAQ:NFLX) e Amazon Prime o Hulu, che hanno visto aumentare il monte ore di visione, ma anche il numero netto di sottoscrittori ai propri servizi in abbonamento.

Ed hanno indubbiamente vinto le aziende attive nel settore gaming, come Take Two Interactive, Twitch, Activision Blizzard. Ma anche Sony, Nintendo, Electronic Arts, NetEase e Bandai Namco. E, anche se sembra controintuitivo, anche Apple e Google hanno guadagnato dal gaming online, come distributori di app attraverso i loro negozi online. Vero è che quando le cose torneranno alla normalità questi afflussi spropositati verso questi servizi caleranno. Ma il trend che vedeva una sempre maggiore tendenza verso i servizi online di intrattenimento, di ogni tipo, è stato solo accelerato nella sua inevitabile crescita ed affermazione.