2 titoli azionari che volano in Borsa con rialzi fino al 15%

Piazza Affari

Mentre l’Europa delle Borse va, Piazza Affari registra una seduta negativa. La Borsa italiana per tutta la giornata è stata sopra la pari per poi scendere in negativo nell’ultima mezzora.  A frenare la corsa sono state ancora le azioni bancarie, che hanno zavorrato l’indice Ftse Mib. Ma ci sono anche 2  titoli azionari che volano in Borsa  con rialzi fino al 15%.

Il settore bancario ancora nell’occhio del ciclone

Non è ancora il momento di rientrare in Borsa sul settore bancario. Oggi nell’indice delle blue chip i peggiori 4 titoli sono bancari, Unicredit la peggiore. E purtroppo, come abbiamo scritto già da queste colonne, senza l’apporto dei titoli azionari bancari, la Borsa italiana è destinata a rimanere ferma. Intanto gli altri indici continuano a salire. Oggi l’indice Dax ha segnato un progresso dell’1,2%.

Per fortuna ci sono stati anche dei rialzi importanti tra i maggiori 40 titoli dell’indice. Nexi è salita del 6% grazie alle indiscrezione su una possibile fusione con SIA. Diasorin ha chiuso in crescita del 5% facendo realizzare a metà seduta un nuovo massimo storico. Atlantia ha ripreso il recupero interrotto per qualche seduta ed è salita del 3,5%. Generali è salita del 2%. Gli investitori hanno apprezzato la conferma del dividendo che a questo prezzo ha uno yield del 7%

2 titoli azionari che volano in Borsa  con rialzi  fino al 15%

Ma i titoli che hanno messo le ali sono stati Panariagroup ed Isagro. Entrambi appartenenti al segmento Star della Borsa italiana.

Panariagroup (MIL:PAN) è al secondo strappo consecutivo dopo quello messo a segno il 9 aprile. I prezzi hanno chiuso il gap che avevano aperto il 6 marzo. L’azione ha chiuso ad 1 euro. A dicembre aveva raggiunto un massimo a 2 euro. Per tornare a questi livelli il titolo azionario deve mettere a segno una performance del 100%.

Anche per Isagro siamo al secondo strappo rialzista consecutivo. I prezzi hanno chiuso in rialzo del 10% a 0,91 centesimi. Ma il titolo è in crescita dalla settimana scorsa. A febbraio, prima dello scoppio della crisi, l’azione quotava 1,2 euro circa. Un ritorno a quei livelli farebbe apprezzare il titolo del 30% dai prezzi attuali